"Napoli, sono le 9 del 23 dicembre 1931.
Luca Cupiello si prepara a materializzare la sua idea di Sacra Famiglia: il presepio.
Ne nasce una poesia a più voci, un dipinto animato, una commedia che deruba il protagonista dei suoi sentimenti fanciulleschi, per regalarli all'umanità intera, nell'immenso teatro delle case e delle strade del mondo.

Nella lavorazione di questo mio modesto omaggio ad Eduardo, mi sono ritrovato tra le mani la statuetta che lo raffigura.
Ho poggiato il piccolo presepio di Luca Cupiello sul tavolino della sua camera da letto.
Allora la scenografia è dilagata, è straripata dal palcoscenico per invadere il mio laboratorio.
Anch'io, come Luca Cupiello, un "pastore" di Eduardo De Filippo; anch'io con le mani indaffarate a conciliare colla e legno, aspettando un Natale con la famiglia unita nella sua sacralità.

Eduardo una statuetta, nelle mie mani.
Io una statuetta, nell'eterno respiro di Eduardo."

L'opera è stata esposta per diversi anni presso il "Museo Aperto" - via Pietro Colletta - Napoli

I personaggi (attori) riprodotti nell'opera sono:
- Luca Cupiello (Eduardo De Filippo)
- Donna Concetta (Pupella Maggio)
- Tommasino (Luca De Filippo)

La scenografia è quella relativa alla rappresentazione teatrale del 1977.

Caratteristiche:
- personaggi in creta e abiti "di scena" modellati a mano;
- pavimento costituito da oltre 700 mattonelle, fabbricate una per una e dipinte a mano;
- letto matrimoniale costituito da spezzoni di cannula di rame modellati a caldo ed elementi in ferro;
- letto singolo in ferro sagomato a mano;
- mobili in legno fabbricati a mano;
- presepe in miniatura con micro-moschelle (pastorini da 5-6 millimetri) e relativa utensileria fabbricati a mano;
- balcone e porte con infissi in legno e parti meccaniche di apertura e chiusura in metallo;
- soffitto con travatura di legno, rivestita parzialmente da miniature di giornali dell'epoca;
- soprammobili, tappezzerie, parati, quadri, utensili, sono tutti fabbricati a mano.